Psicologia Clinica e Psicoterapia

Il servizio di Psicologia Clinica

Tale servizio svolge attività psicodiagnostica e valutativa in età evolutiva. L’iter valutativo è condotto da professionisti esperti e formati, aggiornati costantemente rispetto ai protocolli valutativi e alle linee guida fornite dall’Istituto Superiore di Sanità. La valutazione si avvale non solo della somministrazione di test standardizzati ma anche di colloqui clinici; nel caso di pazienti minori vengono coinvolti i genitori. Per i pazienti dell’età evolutiva si svolgono incontri con le insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado sia in sede che presso i plessi scolastici, sia in caso di sostegno didattico (GLH) che non.

Il servizio di Psicoterapia

E’ finalizzato a rispondere alla domanda di salute con interventi rivolti alle persone e/o ai loro familiari, allo scopo di promuovere e tutelare il benessere in tutte le condizioni di disagio e psicopatologia. Si effettua psicoterapia rivolta all’individuo, alla coppia e alla famiglia.

AttivaMENTE

All'interno del servizio di Psicologia Clinica e Psicoterapia possono essere presi in carico i seguenti disturbi:

Disturbi del neurosviluppo

Si presentano come un gruppo di condizioni con esordio nel periodo dello sviluppo, spesso prima che il bambino inizi la scuola primaria, sono caratterizzati da una compromissione del funzionamento personale, sociale, scolastico o lavorativo.

Disturbi d’ansia

Comprendono quei disturbi che condividono caratteristiche di paura e ansia eccessive e i disturbi comportamentali correlati. La paura è la risposta emotiva a una minaccia imminente, reale o percepita, mentre l’ansia è l’anticipazione di una minaccia futura. Gli attacchi di panico giocano un ruolo importante all’interno dei disturbi d’ansia come un particolare tipo di risposta alla paura.

Disturbo ossessivo-compulsivo e disturbi correlati

Il DOC è caratterizzato dalla presenza di ossessioni e/o compulsioni. Le ossessioni sono pensieri, impulsi o immagini ricorrenti che sono vissuti come indesiderati, mentre le compulsioni sono comportamenti o azioni mentali ripetitive che un individuo si sente obbligato a compiere in risposta a un’ossessione o secondo regole che devono essere applicate rigidamente.

Disturbi correlati a eventi traumatici e stressanti

Comprendono quei disturbi in cui l’esposizione ad un evento traumatico o stressante è elencata esplicitamente come criterio diagnostico. La sofferenza che segue l’esposizione ad un evento traumatico o stressante è molto variabile, a volte i sintomi sono di ansia o paura, oppure di rabbia ed aggressività.

Disturbo da sintomi somatici e disturbi correlati

All’interno di questo gruppo sono presenti quei disturbi che hanno una rilevanza di sintomi somatici associati a disagio e compromissione significativi. Una caratteristica di molti individui con questi sintomi è il modo in cui li presentano e li interpretano. Bisogna sempre prestare attenzione alla componente affettiva, cognitiva e comportamentale.

Disturbo della nutrizione e dell’alimentazione

Questi disturbi sono caratterizzati da comportamenti inerenti l’alimentazione che hanno come risultato un alterato consumo o assorbimento di cibo e che compromettono la salute fisica o il funzionamento psicosociale.

Disturbi dell’evacuazione

Tali disturbi implicano l’evacuazione inappropriata di urine o feci e sono solitamente diagnosticati per la prima volta nell’infanzia o nell’adolescenza. Bisogna tenere conto dell’età di sviluppo e non solo dell’età cronologica. Possono esserci episodi volontari o involontari.

Disturbi del sonno-veglia

Le persone affette da questi disturbi lamentano insoddisfazione rispetto la qualità, la collocazione temporale e la durata del sonno. Lo stress e la compromissione delle attività diurne sono gli aspetti essenziali condivisi da tutti questi disturbi.

Disturbi da comportamento dirompente, del controllo degli impulsi e della condotta

Questi disturbi comprendono condizioni che comportano problemi di autocontrollo delle emozioni e dei comportamenti. Molti dei sintomi comportamentali, come l’aggressività, possono essere la conseguenza di emozioni scarsamente controllate come la rabbia. Esiste una relazione evolutiva tra il disturbo oppositivo provocatorio e il disturbo della condotta, o almeno quello in cui questo si manifesta prima dell’adolescenza. La maggior parte dei bambini con disturbo oppositivo provocatorio sono a rischio di sviluppare oltre al disturbo della condotta altri disturbi, tra cui i disturbi d’ansia e quelli depressivi.

AttivaMENTE

Servizi erogati

Le sedute sono indirizzate ad adolescenti e adulti con difficoltà e/o diagnosi psicologiche.

La Psicoterapia familiare riporta l’intervento sulle relazioni all’interno del sistema e l’accento non è posto sul paziente che ha il sintomo ma sulle dinamiche familiari; si lavora con le persone sulle relazioni, ristabilendo equilibri e relazioni funzionali.
La Psicoterapia di coppia si rivolge tanto alla coppia coniugale che a quella genitoriale fornendo un intervento per superare crisi o difficoltà nei diversi ruoli dei protagonisti coinvolti.

Le tecniche cognitivo comportamentali mirano a promuovere comportamenti adattivi e ridurre quelli problematici. Gli interventi cognitivo comportamentali trattano un’ampia gamma di disturbi psicopatologici, sono inoltre consigliati nelle linee guida per l’intervento nei Disturbi dello spettro Autistico e nella ADHD.
L’intervento è focalizzato sulla gestione di emozioni disfunzionali e di comportamenti disadattivi presentati dal paziente attraverso tecniche finalizzate a modificare nel presente e nell’ambiente di vita comportamenti, emozioni e cognizioni non funzionali, permettendo di evidenziare cambiamenti e miglioramenti possibili, con lo scopo di facilitare la riduzione e l’eliminazione del sintomo o del disturbo psicologico.

Intervento mirato al riconoscimento e alla gestione di difficoltà più o meno rilevanti che nel corso della crescita i bambini possono presentare in relazione a fasi di particolare fragilità, in presenza di eventi negativi o in compresenza con un disturbo del neuro sviluppo. Tali difficoltà possono coinvolgere la crescita emotiva, ma anche la capacità di relazionarsi del bambino. È importante un confronto parallelo e integrato con la rete familiare, sociale, educativa per una migliore comprensione delle difficoltà e per l’attivazione di facilitazioni e fattori protettivi, importanti per la prognosi.

Intervento mirato alla condivisione del percorso di cura, di qualsiasi tipologia si tratti, con i genitori, accogliendo perplessità, quesiti, ma anche condividendo obiettivi e priorità di intervento, e informazioni sul funzionamento del bambino fuori dal contesto terapeutico nonché suggerimenti sulle più idonee strategie da attivare per sviluppare modalità educative più idonee all’interno del sistema familiare.

L’intervento di Parent Training è volto a fornire ai genitori strategie e tecniche utili per superare e imparare a gestire dinamiche e problemi che mettono la famiglia a dura prova, anche in alcune condizioni patologiche come i disturbi del neuro sviluppo o psicopatologici in età evolutiva (Autismo, Disturbi del comportamento, ADHD): difficoltà di gestione comportamentale, difficoltà nell’acquisizione di autonomie di base, difficoltà nelle relazioni, difficoltà comunicative e difficoltà emotive.
L’intervento parte sempre da una definizione insieme ai genitori degli obiettivi, un’analisi iniziale è fondamentale per definire strumenti e tecniche realmente perseguibili.
Si procede lavorando sull’osservazione del comportamento e raccogliendo un report delle abitudini educative in famiglia. Attraverso la raccolta dei dati si individuano anche i rinforzi a vari livelli che giungono al bambino per poi correggerli.
L’intervento è concreto e sfrutta i metodi comportamentismi di modeling (apprendimento attraverso l’osservazione di un modello) o lo shaping (modifica del comportamento non in modo netto ma proponendo piccoli cambiamenti progressivi).

La forma di Play Therapy più efficace ed utilizzata è la Child Centered Play Therapy. Grazie alle solide evidenze scientifiche e alla sua ampia applicabilità è per i bambini uno degli interventi terapeutici più appropriati dal punto di vista evolutivo rispetto ad una vasta gamma di problematiche, tra cui ansia, iperattività, problemi comportamentali, problemi di attaccamento, depressione, perdita e trauma, gestione dell’aggressività, divorzio e separazione familiare, sentimenti di bassa autostima, carenza nello sviluppo di relazioni sociali.

La Filial Therapy è un intervento familiare psicoeducativo particolarmente adatto per bambini dai 3 ai 12 anni, nel quale il terapeuta forma e supervisiona i genitori nello svolgere sessioni di Play Therapy con i propri figli. In questo modo i genitori sono coinvolti come partners nel processo terapeutico e riabilitativo, rendendoli autonomi e responsabili quali agenti di cambiamento.
La Filial Therapy rappresenta l’integrazione teorica di una varietà di orientamenti riuniti in un approccio globale rivolto a risolvere i problemi presenti sia di tipo comportamentale che emotivo, migliorare le relazioni genitore-bambino, rafforzare le autonomie e migliorare i comportamenti problematici e la gestione delle regole.

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